Diario di missione umanitaria: Lori Cohen
- Educazione/Formazione
L’Italia è uno dei paesi più interessati dal fenomeno migratorio, la particolare posizione geografica nel Mediterraneo, lo rende sia un importante punto di passaggio sia di pianta stabile del progetto migratorio per persone provenienti dall’Africa o dall’Asia, con una forte crescita di immigrati provenienti dai Paesi dell’Est. I dati riportati negli ultimi dossier sull’immigrazione della “Caritas” in Campania, rilevano in linea con il livello nazionale, un aumento delle presenze migranti.
In Regione Campania i cittadini stranieri non sono distribuiti in maniera uniforme, ma come in passato, continuano a concentrarsi prevalentemente nelle aree costiere: la provincia di Napoli, difatti, rappresenta circa il 50% del numero complessivo di presenze.
La seconda provincia per dimensione della collettività è quella di Salerno con oltre 38 mila persone, seguono poi Caserta, Avellino e Benevento, le province con minore presenza straniera.
Il flusso migratorio mostra una maggiore incidenza della presenza di cittadini provenienti dall’Est Europa e un notevole aumento dei cittadini cinesi e cingalesi.
Anche dall’Africa si registra un aumento dei flussi, ma se si conferma l’aumento della presenza dei cittadini maghrebini, che rappresentano la comunità più antica e radicata sul nostro territorio (si riscontrano infatti un maggior numero di regolarizzazioni), va comunque rimarcato, come dato significativo, l’arrivo nella nostra regione di nuove fasce di migranti provenienti dall’area sud sahariana. L’iscrizione anagrafica per nascita ed il numero di minori stranieri interessa in termini assoluti soprattutto la provincia di Salerno, dove la presenza straniera residente è più consistente. I minori immigrati presenti nel territorio italiano si trovano però a dover affrontare quotidianamente difficoltà di inserimento nel territorio di residenza, in particolare per quanto riguarda l’inserimento nella scuola, luogo di socializzazione per eccellenza, in cui si è potuto constatare che spesso non vi é un momento di attiva mediazione nell’incontro tra la cultura di cui il minore straniero è portatore e la cultura rappresentata dalla scuola, con la conseguenza di creare inevitabili conflitti. Diventa necessario sanare le difficoltà sociali e relazionali e sensibilizzare il territorio, gli enti e le istituzioni, alle tematiche interculturali.
IL PROGETTO
L’associazione S.O.Solidarietà, da anni è impegnata sia in progetti di cooperazione allo sviluppo in Nigeria e ad attività di integrazione ed inclusione sul territorio della provincia di Salerno, rinnova per i prossimi sei mesi a partire da fine Giugno 2017 a Salerno il progetto RACCONTAMI LA TUA STORIA.
La proposta progettuale RACCONTAMI LA TUA STORIA prevede il rafforzamento e l’innovazione delle attività dell’associazione. Si propone l’implementazione di un sistema/modello di proposte interculturali utilizzando come strumento e contesto educativo di riferimento “il laboratorio” il cui obiettivo principale è quello di prevenire il disagio sociale e l’emarginazione dei minori immigrati e non. In quest’ottica si prevedono incontri e scambi, partecipazione ad attività ludiche/ricreative/educative ed incontri formativi/informativi ed interculturali/interreligiosi.
RACCONTAMI LA TUA STORIA intende, contemporaneamente, attivare percorsi di sensibilizzazione della comunità e di interazione nella comunità per incoraggiare e potenziare la cultura dell’accoglienza nel nostro tessuto sociale soprattutto a seguito dei più svariati accadimenti mondiali a cui stiamo assistendo.
Le attività nello specifico saranno le seguenti:
SCOPO DELL’INTERVENTO INTERVENTO
I laboratori sono concepiti come luogo di benessere per gli utenti e momento per sviluppare
relazioni proficue e di cooperazione durante il lavoro.
Lo scopo è quello di far acquisire agli interessati: